Licenziamento per accesso abusivo a file
Può essere licenziato il lavoratore che abusivamente accede ad una cartella informatica aziendale protetta da password?
Cassazione civile , sez. lav., 09 gennaio 2007 , n. 153.
Sì, il lavoratore che abusivamente accede ad una cartella informatica aziendale protetta da password può essere licenziato, in quanto è configurabile una responsabilità contrattuale, la cui gravità costituisce giusta causa di recesso.
Nella fattispecie decisa dalla Suprema Corte, il dipendente aveva violato lo spazio telematico riservato di un collega, titolare del diritto di disporre delle informazioni ivi contenute. Il comportamento del lavoratore è stato giudicato contrario al dovere fedeltà di cui all'art. 2105 cod. civ., che vieta, secondo la costante giurisprudenza, qualsiasi condotta in contrasto con i doveri connessi all'inserimento del lavoratore nella struttura dell'impresa e sia comunque idonea a ledere irrimediabilmente il presupposto fiduciario del rapporto.
Si deve anche aggiungere che in tale fattispecie si configura il reato di “accesso abusivo ad un sistema informatico” punito dall’art. 615 ter cod. penale.
Cassazione civile , sez. lav., 09 gennaio 2007 , n. 153
Può essere licenziato il lavoratore che abusivamente accede ad una cartella informatica aziendale protetta da password?
Cassazione civile , sez. lav., 09 gennaio 2007 , n. 153.
Sì, il lavoratore che abusivamente accede ad una cartella informatica aziendale protetta da password può essere licenziato, in quanto è configurabile una responsabilità contrattuale, la cui gravità costituisce giusta causa di recesso.
Nella fattispecie decisa dalla Suprema Corte, il dipendente aveva violato lo spazio telematico riservato di un collega, titolare del diritto di disporre delle informazioni ivi contenute. Il comportamento del lavoratore è stato giudicato contrario al dovere fedeltà di cui all'art. 2105 cod. civ., che vieta, secondo la costante giurisprudenza, qualsiasi condotta in contrasto con i doveri connessi all'inserimento del lavoratore nella struttura dell'impresa e sia comunque idonea a ledere irrimediabilmente il presupposto fiduciario del rapporto.
Si deve anche aggiungere che in tale fattispecie si configura il reato di “accesso abusivo ad un sistema informatico” punito dall’art. 615 ter cod. penale.
Cassazione civile , sez. lav., 09 gennaio 2007 , n. 153